Christian Costamagna, ideatore del metodo EmpathyDog, spiega quali sono le basi fondamentali per una convivenza felice fra uomo e cane. Alla base ci sono rispetto e conoscenza e i risultati sono garantiti.
Ci sono molte scuole di pensiero riguardo all’addestramento dei cani. Alcune purtroppo ancora improntate a teorie del passato coercitive e punitive, da evitare accuratamente, e altre più all’avanguardia che si basano invece su un atteggiamento gentile e rispettoso.
Il presupposto di base che fa la differenza è quello della considerazione del cane come essere sensibile, intelligente e collaborativo. Un compagno alla pari che deve esprimere la propria natura al meglio durante tutto l’arco della sua vita.
L’incontro con il suo cucciolo Morfeo avvenuto otto anni fa ha cambiato la vita a Christian Costamagna, educatore, istruttore e formatore cinofilo, fondatore di EmpathyDog appartiene decisamente alla scuola del rispetto e della crescita insieme, cane e proprietario.
Il suo metodo di istruzione infatti coinvolge in ugual misura cane e compagno umano: sì, perchè la formazione si fa insieme e in particolare siamo noi umani che abbiamo tanto da imparare, per arrivare a conoscere a fondo queste splendide creature.
Costamagna sostiene che “solo gli uomini non possono essere educati, un cane può esserlo, a qualsiasi età e con grande successo“. E il suo percorso di addestratore ne è la prova.
Il suo più grande successo, come ama ricordare, è Jasper, un cane definito irrecuperabile per il suo trascorso di vita fin da cucciolo, passato attraverso diverse famiglie adottive e destinato a un box di canile. Jasper oggi ha trovato la sua strada e una famiglia che lo ama come merita.
Empathydog, osservare, conoscere e rispettare
L’approccio di Christian Costamagna parte da un’attenta e profonda osservazione del cane e delle sue reali necessità. Con il metodo EmpathyDog si può educare da zero o rieducare un cane instaurando un rapporto di fiducia, collaborazione e amore, imparando il Linguaggio Magico Del Cane, come lo definisce e aggiunge: “il mio metodo comprende anche la gestione delle emozioni del cane e del suo proprietario e permette di vivere la quotidianità in modo semplice. tutto questo senza usare premi in cibo per comprare la fiducia del cane, senza metodi coercitivi per sottometterlo ma godendo ogni momento che passi con lui“.
Tutto parte dunque dall’educare i proprietari all’ascolto e alla corretta interazione con i cani. La sua attività si rivolge a diverse problematiche: dall’ansia da abbandono all’aggressività verso altri cani e persone, aiuta i cani fobici e quelli recuperati dai canili con problemi comportamentali.
Il lavoro da fare è in sinergia uomo-cane. Spesso i corsi di addestramento insegnano a comportarsi solo in determinate situazioni controllate e manca l’importante parte dedicata alla socializzazione con gli altri cani, fondamentale affinché un cane sia equilibrato e viva una vita felice e appagante.
Abbiamo intervistato Christian Costamagna per approfondire alcuni temi utili per tutti coloro che vivono con i cani o che hanno intenzione di adottarne uno.
Adottare in canile, molte persone sono restie ad adottare cani dal canile perché temono che siano “segnati” dalla loro esperienza di vita o addirittura fobici.
Come possiamo spiegare la realtà dei fatti e abbattere questo pregiudizio spesso infondato?
Alcuni cani che arrivano dal canile sicuramente hanno un passato molto brutto e difficile ma solo l’1% di questi non riesce a trovare la serenità che si merita, nonostante si segua un percorso di recupero e di educazione.
Per il restante 99% dei cani che arriva da canile è assolutamente possibile vivere una vita felice. Per riuscire a dar loro tutta la serenità, il benessere e la libertà che si meritano occorre rispettare alla lettera alcuni principi fondamentali, principi sui quali si basa tutto il modo di vivere dei cani, e che per loro sono come l’aria che respirano, indispensabili.
Io stesso ho recuperato Jasper che, prima di arrivare da me, è stato abbandonato due volte ed ha fatto sì che il suo vecchio proprietario avesse bisogno di 15 punti di sutura e ora, grazie a quei principi vive felice. Oltre a me ci sono anche molti miei clienti che vivono con un cane felice adottato dal canile.
Quando si adotta un cane dal canile quali sono le prime cose da fare?
La prima cosa da fare è non lavarlo assolutamente, perché per il cane l’unica certezza che in quel momento di cambiamento gli dà un senso di sicurezza è il suo odore. Anche se puzza, per lui è una sicurezza. Potrà essere lavato solo quando si sarà abituato, e non prima di 2/3 settimane.
Come seconda cosa, molto importante, è dargli il tempo di ambientarsi senza stargli con il fiato sul collo per fargli fare esercizi, portarlo in posti affollati o far venire molte persone a casa. Ha necessità di tempo e calma per ambientarsi.
Il metodo EmpathyDog: come si svolgono i suoi corsi? Quanto durano? Quale il tempo minimo per avere risultati?
I miei corsi si svolgono in due modi:
online (per chi non può venire a Cuneo), con più di 180 video dove ho racchiuso tutti i problemi comportamentali, i principi fondamentali della comunicazione e nozioni di psicologia canina. Poi, c’è anche il supporto sul gruppo Facebook, per non sentirsi soli durante il percorso di educazione che ricordiamo coinvolge persone e cani
di persona, a Cuneo: le lezioni si svolgono in modo individuale, personalizzato e senza l’uso di premi in cibo e metodi coercitivi
In entrambi i casi si ottengono risultati quasi istantanei, perché rispettando la psicologia canina il cane cambia immediatamente. Il percorso online resta attivo per sempre per permettere alle persone iscritte di avere un supporto nel tempo.
Il percorso dal vivo, invece, dura fino a 10 lezioni (10 ore) ma solitamente un percorso così lungo è consigliato solo per cani aggressivi e con seri problemi comportamentali.
In media il percorso di educazione dura 5 lezioni e in queste lezioni si danno le basi per creare una relazione in empatia. Essendo individuali e personalizzate in un’ora ci si focalizza sulla coppia uomo cane e quindi i risultati arrivano a breve termine, sicuri e garantiti.
Utilizza il rinforzo positivo? Ci descrive il suo metodo?
Il mio metodo è unico e nasce dalla fusione di etologia, psicologia e comunicazione canina e dai principi del Life coach (io sono anche un mental coach certificato) e questo mi permette di lavorare in modo mirato e concentrato sia sul cane sia sulla persona.
Il rinforzo che uso è sempre e solo basato sulla ricompensa vocale e delle coccole e questo va ad appagare uno dei bisogni essenziali di ogni essere vivente, ovvero sentirsi parte integrante di un branco/famiglia/ squadra.
Delegare al cibo la ricompensa sarebbe come una forma di ricatto e non riuscirebbe a suscitare emozioni, che sono uno dei pilastri fondamentali per creare una relazione in empatia con il proprio cane. Il mio metodo va oltre il metodo gentile, il mio metodo è entrare in empatia con il cane.
Qual è stato il suo percorso di formazione?
Io ho studiato alla Fisc, ma la vera formazione l’ho fatta sul campo con Monica Pavani, istruttrice cinofila, che gestisce il canile di Cussanio e ha studiato pet therapy, etologia e psicologia canina.
Monica mi ha insegnato a conoscere la psicologia canina con i cani del canile, oltre all’etologia e al rispetto del cane come animale unico.
Il mio secondo mentore è stato Greame Sims, addestratore di sheep dog di fama internazionale che mi ha insegnato il linguaggio segreto del cane. Mettendo insieme questi due metodi più il Life coach ho creato EmpathyDog.
L’articolo Creare la giusta relazione per adozioni felici è stato pubblicato su Magazine Green Planner.