In arrivo una nuova batteria di finanziamenti europei e nazionali per le startup e le Pmi che puntano alla bioeconomia e all’economia circolare.
Si respira nell’aria un certo fermento progettuale, con l’arrivo di nuovi finanziamenti per l’economia circolare e la bioeconomia. Per cercarli, bisogna guardare in due direzione: verso l’Italia e il Ministero della Transizione ecologica e verso l’Europa e la DigiCirc.
Quest’ultima è un cluster europeo attivo del campo della digital circular economy, nato nell’ambito di H2020 e che continua a vivere con Horizon Europe.
Ha lo scopo di stimolare la circular economy in Europa, sfruttando soluzioni digitali e di supportare le Pmi e le startup innovative nello sviluppo del loro business, delle loro soluzioni di marketing, di prodotti e processi basati sull’economia circolare.
DigiCirc organizza, infatti, 3 programmi di accelerazione tra il 2020 e il 2022, mettendo a disposizione un totale di 2,4 milioni di euro per le Pmi nei settori delle Circular Cities, Blue Economy e Bioeconomy.
Scopriamo la road map dei prossimi bandi
Quando si dice carpe diem, forse è vero! Infatti i tempi per partecipare al bando europeo della DigiCirc rivolto alla bioeconomia sono ristretti, come ormai però è nelle corde di un po’ tutti i bandi proposti dall’Europa, per via anche della sempre più ampia competizione internazionale.
Dunque, non perdiamo tempo e andiamo subito ai suoi contenuti! Il bando aperto da poco meno di una settimana, si chiuderà il prossimo 10 novembre.
Si possono candidare consorzi di Pmi e startup che trovano nuove soluzioni, per sei settori legati al mondo dell’economia circolare: prodotti farmaceutici, tessuti e packaging, prodotti elettrici ed elettronici, edilizia e materiali da costruzione, energia da biomassa e biocarburanti, macchinari e attrezzature.
Perché partecipare?
Le Pmi e le startup avranno l’opportunità di utilizzare la piattaforma di matchmaking della DigiCirc, il progetto finanziato attraverso il programma Horizon 2020 e sostenuto ancora dal nuovo Horizon Europe, per cercare delle altre imprese che in sinergia vogliano creare una partnership consortile.
I consorzi selezionati otterranno un finanziamento fino a 20mila euro per progetto e l’opportunità di integrare un programma di coaching all’innovazione, intensivo, della durata di 12 settimane.
Al termine del programma di accelerazione, un massimo di 5 consorzi saranno ulteriormente selezionati, per ricevere ancora un altro finanziamento pari a 100mila euro e avranno 6 mesi di tempo, per sviluppare il loro prototipo ed effettuare dei test per il successivo lancio commerciale.
Qualche idea da candidare?
Per i progetti in campo farmaceutico, si dovrà puntare allo sviluppo di prodotti e servizi basati su tecnologie digitali e informazioni aggiornate per migliorare la sostenibilità, la circolarità e l’efficacia del settore.
Per i progetti relativi al settore tessile, dell’abbigliamento e del packaging si dovranno creare soluzioni, prodotti e servizi per promuovono una maggiore consapevolezza tra i consumatori, la circolarità e la sostenibilità utilizzando le tecnologie digitali.
I progetti che interesseranno i materiali da costruzione, dovranno puntare a una maggiore efficienza, sostenibilità e circolarità, attraverso la creazione di soluzioni digitali nel campo dell’edilizia.
E poi ancora, i progetti che riguarderanno i prodotti elettronici ed elettrici dovranno sviluppare delle soluzioni per migliorare l’efficacia della circolarità e della sostenibilità delle tecnologie digitali, applicati al settore dell’elettronica e dei prodotti elettrici.
I progetti che punteranno all’energia da biomassa e biocarburanti, alle perdite di alimenti e ai mangimi e ai rifiuti per il compostaggio, il bando vuole delle idee progettuali che possano trovare delle soluzioni basate su tecnologie digitali per affrontare le sfide della sostenibilità.
Infine, per i progetti che penseranno ai macchinari, alle attrezzature e ai veicoli a motore, si dovranno sperimentare nuove soluzioni, prodotti e servizi basati su tecnologie digitali per renderli più efficaci, sostenibili e circolari.
Tenetevi pronti anche per i prossimi bandi dall’Italia
Il Ministero della transizione ecologica è pronto a dare il via a due nuovi bandi che punteranno a finanziare, con oltre 2 miliardi di euro, le imprese che presenteranno progetti innovativi per le isole verdi.
Gestione e sfruttamento dei rifiuti ed economia circolare rappresenteranno quindi, il focus ambientale dei prossimi investimenti nazionali. Si tratterà, in particolare, di un budget che il ministero investirà per realizzare una cinquantina di nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti.
L’input nasce sulla base del precedente investimento nell’ambito del Pnrr per l’economia circolare, del valore di 1,5 miliardi di euro, per migliorare la rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, realizzare nuovi impianti di trattamento/riciclaggio e costruire impianti innovativi
La bussola della sostenibilità punta quindi la rotta, ma bisogna andare veloci, anche perché i dati Istat di inizio settembre parlano chiaramente: nel 2019 solo il 61,3% dei rifiuti urbani è stato oggetto della raccolta differenziata, circa la metà delle province italiane (54 su 107), quindi, non è stato raggiunto il target del 65%, cioè l’obiettivo che l’Italia avrebbe dovuto raggiungere addirittura entro il 2012.
Un consiglio? Tenetevi pronti con idee e progetti quindi e magari, navigate già tra le pagine del sito del Ministero, per giocare d’anticipo. Con i bandi bisogna stare sul pezzo!
L’articolo Bioeconomia ed economia circolare: in arrivo nuovi finanziamenti è stato pubblicato su Magazine Green Planner.