Concordo in pieno…
A quel punto i negozianti si incazzano. Forse, tiro a indovinare, perché hanno paura che qualcuno di loro abbia più voglia di lavorare, o magari che lavori lo stesso numero di ore ma si ingegni per cambiare l’orario in cui resta aperto, e che in questo modo porti via loro i clienti. I quali clienti, secondo il loro dio, non devono andare da loro perché li scelgono in base alla qualità del servizio che ricevono, ma semplicemente perché vi sono costretti.
Sotto casa mia c’è già, un negozio che resta aperto un pochino più degli altri. Sono là da un mese e mi ha già salvato le chiappe tre o quattro volte. Il suo titolare, guarda caso, è uno straniero: e magari, tiro ancora a indovinare, siccome è straniero non ha ancora sviluppato la curiosa convinzione che quello che incassa gli sia dovuto per grazia divina.
Io sono felice che ci sia, e sarò ancora più felice se tra qualche mese ce ne saranno degli altri: semplicemente perché mi consentirebbero di vivere un tantino meglio.
A me, e ad altri milioni di persone come me.