La transizione ecologica parte da adattamenti strutturali dell’industria, a cominciare dai nuovi insediamenti a largo raggio e trasversali a tanti settori merceologici. Una rassegna di nuovi centri di sviluppo che danno anche nuova occupazione
Una storia di eccellenza dalla provincia è quella dell’austriaca Avl che ha recentemente presentato il nuovo stabilimento a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, in cui verranno testate le celle per le batterie per le auto elettriche.
Il nuovo impianto, che avrà una superficie di 1.000 metri quadrati, sarà operativo alla fine del 2022 ed è destinato a ospitare una ventina di nuove assunzioni, che valuteranno la risposta delle batterie alle condizioni climatiche più rigide.
Il vantaggio delle tecnologie utilizzate nello stabilimento è che permetteranno di condurre test molto più rapidi, andando così a ridurre i costi dei test di validazione dei pacchi batteria a ioni di litio.
L’industria della canapa cresce
Canapafiliera, azienda con sede a Vecchiano, in provincia di Pisa, ha di recente annunciato l’entrata in funzione dell’impianto di trasformazione della canapa, da cui verrà poi ricavato il materiale da usare nel mercato tessile ed edile, come base per i pannelli isolanti e per la produzione di calce-canapa.
Le imprese agricole interessate a produrre canapa da far lavorare negli stabilimenti di Canapafiliera hanno tempo fino a febbraio 2022 per sottoscrivere i contratti di compravendita.
Dopo il conferimento all’impianto, la sostanza secca viene sottoposta a un primo processo per separare la fibra dal canapulo (la parte legnosa).
Il canapulo viene poi lavorato per ottenere i diversi gradi di granulatura, mentre la fibra viene introdotta nel maceratore dove viene sottoposta a un processo di macerazione microbiologica, in termofilia e in condizioni anaerobiche, che scioglie i leganti che tengono unite le fibre della canapa, rendendo possibili tutte le successive lavorazioni per la filatura.
L’impianto, che si estende su un’area di oltre 1.700 metri quadrati, avrà a regime una capacità produttiva di 7.000 tonnellate annue di canapulo e di 1.500 tonnellate di fibre.
Come si muove l’industria delle due ruote
Il nostro Paese è ricchissimo di eccellenze che competono sui mercati globali e che hanno le proprie sedi lontano dalle grandi aree metropolitane.
Una di queste è la Bianchi, storico produttore di bici di Treviglio, che ha annunciato un piano di rigenerazione urbana in cui verrà creato uno stabilimento di oltre 30.000 metri quadrati, di cui oltre la metà destinato alla produzione.
L’azienda, che ha iniziato un articolato percorso di reshoring, con cui riportare nel nostro Paese talenti e competenze che si erano dispersi nel corso degli anni, punta molto sul mercato delle ebike, di cui punta a produrre almeno 1.000 unità per turno e su quello del carbonio, che dal2023 verrà prodotto nel nuovo stabilimento.
Che, naturalmente, avrà un impatto ambientale prossimo allo zero e consentirà di dare lavoro a oltre 250 persone.
Il polo tecnologico trentino ancora più efficiente
Dalla collaborazione tra Schneider e Be Factory, il polo tecnologico di Trentino Sviluppo, è scaturito un intervento di miglioramento dell’efficienza degli impianti degli spazi in cui ha sede il polo tecnologico.
Nell’area – estesa per oltre 25.000 metri quadrati, in cui hanno sede imprese che si dedicano a economia circolare, edilizia intelligente, mobilità sostenibile, energie pulite, biotecnologie e industria dello sport – Schneider ha implementato un sistema in grado di di garantire l’integrazione di impianti di illuminazione, riscaldamento e ventilazione, distribuzione elettrica.
Oltre a consentire un controllo da remoto degli edifici, migliorandone le prestazioni, il sistema sviluppato dalla multinazionale dell’energia permette a ciascuna azienda di impostare secondo le proprie esigenze i parametri ambientali e di controllo.
L’articolo Fabbriche e insediamenti industriali crescono in nome del Green è stato pubblicato su Magazine Green Planner.