La recente conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici Cop26 si è conclusa con la firma di un documento che molti hanno definito deludente se comparato alle aspettative della vigilia.
Tra i punti maggiormente criticati si annoverano certamente gli obiettivi procrastinati sulla progressiva diminuzione dell’utilizzo di fonti energetiche fossili e sulla riduzione dell’impronta di carbonio dei settori industriali di ciascuna nazione.
Nonostante ciò, è innegabile che la conferenza abbia tracciato la strada per una decisa evoluzione del contesto produttivo mondiale, ribadendo la centralità dei criteri Esg e delle regolamentazioni di sostenibilità nelle attività di moltissimi settori.
Strategie e servizi aziendali devono oggi adattarsi alle nuove esigenze di clienti e cittadini, che chiedono prodotti rispettosi dell’ambiente, progettati con un’elevata attenzione per il loro impatto ecologico lungo tutto il ciclo di vita e capaci di garantire un minor consumo energetico.
Sotto questo aspetto, innovazione e sostenibilità rappresentano oggi i due principali driver di sviluppo delle attività di imprese e organizzazioni di ogni settore.
A oggi però, uno dei settori chiamato a svolgere un ruolo centrale nella definitiva transizione verso un futuro sostenibile è certamente quello delle costruzioni, responsabile, secondo i dati presentati durante Cop26, di più del 40% delle emissioni totali di carbonio, la maggior parte delle quali generate ancora prima dell’avvio dei cantieri.
In merito a questo settore, infatti, i segmenti del Real Estate e dell’edilizia si rivolgono rispettivamente ai propri fornitori con l’intenzione di chiedere e ottenere materiali e prodotti conformi alle esigenze di sostenibilità e coerenti con l’approccio Esg che è finalizzato alla creazione di un’economia circolare, dall’impatto minimo sull’ambiente.
Per sostenere il vero cambiamento è necessario offrire ai professionisti, elettricisti e installatori, imprese edili e progettisti, prodotti che siano 100% green e che siano utilizzabili in diversi contesti, dalle abitazioni domestiche alle infrastrutture. Prodotti capaci altresì di contribuire alla soddisfazione dei loro clienti e al raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità.
Prysmian Group si impegna a garantire la sostenibilità dei propri cavi, definita da alcuni fattori chiave: alta qualità e lunga durata nel tempo, produzione attraverso processi ecosostenibili, adozione di materiali riciclati e riciclabili una volta esaurito il proprio ciclo di vita.
Per soddisfare le esigenze dei propri clienti, il Gruppo ha lanciato Eco Cable, la prima etichetta verde nel settore dei cavi. Eco Cable utilizza gli stessi criteri di valutazione misurabili e riconosciuti applicati da marchi di certificazione affermati, quali per esempio Ecolabel Ue, e contribuisce all’obiettivo di azzerare le emissioni nette di Scope 3, aprendo la strada ad altre future applicazioni nel settore dei cavi.
Per ottenere il marchio Eco Cable, ogni famiglia di cavi deve superare un processo di valutazione basato sui seguenti criteri misurabili e riconosciuti a livello internazionale:
carbon footprint: calcolata secondo l’approccio cradle to gate e integrata con altri parametri per fornire una valutazione in ottica cradle to grave
sostanze pericolose (Svhc): assenza di sostanze cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione o pericolose per l’ambiente
riciclabilità/circolarità: utilizzo di materiali potenzialmente riciclabili
contenuto di riciclato: presenza all’interno dei cavi di materiale riciclato sia di acquisto esterno che proveniente dal nostro ciclo di produzione
vantaggi per l’ambiente: conformità alla classificazione low carbon, alla normativa Cpr ed alle caratteristiche necessarie per la trasmissione di energie rinnovabili
efficienzaz energetica: capacità di garantire alti livelli di performance e minima dispersione di energia, garantendo un maggior grado di sostenibilità ai sistemi creati con i cavi Eco Cable
Inoltre, in linea con gli obiettivi indicati nella Group Sustainability Scorecard, Prysmian si è posta l’obiettivo di applicare questo sistema di valutazione al 20% della propria gamma prodotti entro il 2022.
Un messaggio di sostenibilità che l’azienda, attraverso i suoi prodotti, vuole trasmettere agli elettricisti e ai professionisti che provvederanno all’installazione nelle case, nelle infrastrutture e nelle città, contribuendo attivamente a rendere il mondo più eco-friendly e green.
I prossimi anni segneranno un grande cambiamento nelle modalità di utilizzo e produzione dell’energia. Prysmian Group, in quanto leader mondiale nella produzione di cavi, è pronta a contribuire all’abbattimento delle emissioni e alla transizione verso la sostenibilità di moltissimi settori produttivi.
L’articolo I cavi per la sostenibilità di domani è stato pubblicato su Magazine Green Planner.