Ecco le immagini vincitrici dell’Italian Sustainability Photo Award, il primo concorso fotografico internazionale dedicato ai temi Esg
Un’immagine vale più di mille parole, soprattutto per mostrare gli effetti dell’incuria dell’uomo sul Pianeta e gli effetti che l’attività antropica sta causando – inquinamento, cambiamenti climatici, desertificazione, allagamenti e migrazioni di massa.
L’obiettivo dell’Italian Sustainability Photo Award, premio ideato dall’agenzia fotogiornalistica internazionale Parallelozero e giunto alla sua seconda edizione, ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale, della sostenibilità sociale e della governance sostenibile attraverso le immagini.
Il premio, gratuito e aperto a tutti i fotografi senza limiti di età o nazionalità, ha visto la partecipazione di ben 795 fotografi, di 30 nazionalità diverse, che hanno inviato oltre 3.800 fotografie.
Tre le categorie premiate: migliore foto singola (premio di 1.500 euro), migliore storia fotografica (premio di 3.500 euro) e Grant, che ha offerto un finanziamento di 10.000 euro per la produzione di un intero progetto fotografico.
Nella categoria miglior foto singola è stata premiata l’immagine scattata da Michele Lapini del ghiacciaio Presena che ogni estate, sin dal 2008 viene protetto dalla fusione dovuta alle alte temperature attraverso l’applicazione di grandi teli geotessili bianchi capaci di riflettere i raggi del sole.
Una pratica che riesce a preservare lo stato del ghiacciaio dai cambiamenti climatici di origine antropica, arrivando a coprire oltre 100mila metri quadrati di ghiaccio.
Foto di Jean Marc Caimi e Valentina Piccinni per Italian Sustainability Photo Award
Nella categoria migliore storia fotografica il vincitore è il duo Caimi & Piccinni formato da Jean Marc Caimi e Valentina Piccinni, con un lavoro sui germogli della salvezza creati in Puglia da un gruppo di agronomi e coltivatori, con lo scopo di creare un super albero d’ulivo resistente alla Xylella Fastidiosa.
Il terribile batterio è comparso nel 2013 in Puglia, in particolare nel Salento, dove si è rapidamente diffuso interessando un’area di circa 750mila ettari di superficie, causando il disseccamento e quindi la rapida morte di milioni di piante di olivo, con enormi danni al settore olivicolo-oleario.
Matteo de Mayda, è il vincitore del Grant con There is no calm after the storm, progetto fotografico sulla tempesta Vaia, il terribile evento meteorologico che nel 2018 stravolse i paesaggi dolomitici, lasciando a terra milioni di alberi.
Foto di Matteo de Mayda per Italian Sustainability Photo Award
I progetti sono stati selezionati da una giuria internazionale presieduta dalla giornalista e conduttrice televisiva Tiziana Ferrario e composta da Martina Bacigalupo (fotografa e direttrice della fotografia del magazine francese 6Mois), Renata Ferri (caporedattore, photo editor di iO Donna / Rcs); Lars Lindemann (direttore della fotografia di Geo Magazin Germania) e Luca Locatelli (fotografo).
L’articolo Italian Sustainability Photo Award, i vincitori 2021 è stato pubblicato su Magazine Green Planner.