Mangia zafferano e tornerai a sorridere. Ecco come

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Una nuova ricerca dimostra come l’uso dello zafferano aiuta anche le donne in menopausa. In realtà questa pianta della famiglia delle Iridacee è da sempre conosciuta per i suoi effetti rilassanti.

Lo zafferano (Crocus sativus), grazie alla potenza dei suoi stigmi, è tradizionalmente usato per il trattamento dei disturbi dell’umore. In Persia si dice “mangia zafferano e tornerai a sorridere“.

In virtù della tradizione popolare persiana e, soprattutto, da recenti studi confermati sull’azione antidepressiva ed ansiolitica dello zafferano, si è voluto capire se l’assunzione di estratti standardizzati di questo fiore possa portare benefici alle donne in peri-menopausa con disturbi tipici della menopausa.

Zafferano, risultati molto positivi per la menopausa

Il periodo precedente alla menopausa viene chiamato peri-menopausa, in questo lasso di tempo che può durare fino a 10 anni, le donne subiscono l’effetto e le conseguenze di scombussolamenti ormonali.

Questi, portano con sé tutta una serie di sintomi e disturbi, tipici e specifici della menopausa come sintomi vasomotori (vampate di calore e sudorazione fredda o notturna), disturbi del sonno, disturbi urogenitali (secchezza vaginale, rapporti dolorosi e infezioni urogenitali ricorrenti), dolore al seno, dolore articolare, cambiamenti nella funzione cognitiva e nelle prestazioni e disturbi dell’umore, inclusi sintomi depressivi e legati all’ansia.

In questi casi la terapia convenzionale tratta le pazienti in primo luogo con la terapia ormonale sostitutiva, a cui poi, vengono associati gli antidepressivi, viene consigliata attività fisica e suggeriti cambiamenti nello stile di vita.

Sebbene efficace, la terapia ormonale sostitutiva porta a un aumentato rischio di tromboembolia venosa, ictus, malattie cardiovascolari, calcoli biliari e cancro al seno.

Inoltre, nonostante i benefici terapeutici degli antidepressivi, spesso le pazienti interrompono il trattamento a causa dell’insorgenza di eventi avversi quali nausea, vomito, stipsi, letargia, secchezza delle fauci e cefalea.

Proprio per limitare quelli che sono gli effetti avversi delle terapia convenzionale e, contemporaneamente, andare a lenire i disturbi della menopausa in donne in peri-menopausa, si sta facendo ricorso allo zafferano.

La ricerca nei dettagli

Nello specifico, lo studio che è stato riportato sulla rivista Journal of Menopausal Medicine, ha visto coinvolte 86 donne in peri-menopausa che mostravano sintomi tipici della menopausa a cui è stato somministrato per 12 settimane un estratto di zafferano (14 mg), andando poi a valutare sia l’efficacia che la tollerabilità rispetto al placebo.

Dopo il trattamento le donne avevano una riduzione del 33% dell’ansia e del 32% della depressione rispetto al placebo; purtroppo però, il suo uso non ha prodotto nessun tipo di miglioramento per quanto riguarda i sintomi vasomotori, somatici o un miglioramento della qualità della vita.

Questo studio quindi, dimostra che lo zafferano, sicuramente apporta benefici importanti sulla sfera psicologica delle donne in menopausa e, in futuro, si può pensare di sviluppare nuovi studi su donne che hanno gravità di sintomi menopausali diversi e valutare se l’uso di estratti di zafferano con dosi differenti, possa apportare ulteriori benefici.

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Maria Anna Esposito: laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche alla Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, farmacista con specializzazione in Fitoterapia e Aromaterapia. Fito-blogger. Esercita in libera professione attività di consulenza erboristica | e-mail | Instagram

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