La Commissione Europea propone il 2022 anno dei giovani e il piano NextGenerationEu diventa il motore della ripresa. Maggiori opportunità con Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà per i quali sono stati investiti rispettivamente 28 miliardi e un miliardo di euro
L’Europa decide di dedicare il 2022 ai giovani. La Commissione Europea ha infatti avanzato una proposta per proclamare il 2022 l’anno dei giovani.
Ad annunciarlo è la presidentessa Von Der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2021: andare incontro alle nuove generazioni è il nuovo obiettivo dell’Europa per l’anno a venire.
Innovazione, creatività e impegno: questi gli elementi per ripartire e necessari al fine di realizzare un futuro più green e digitale. E i giovani non possono esserne esclusi, anzi.
Il piano proposto dalla Commissione intende celebrare e sostenere i ragazzi rimasti scottati dalle problematiche derivanti dalla pandemia, infondendo loro speranza e incoraggiandoli nel divenire i rappresentanti del cambiamento ambito.
A partire dal prossimo gennaio, verranno promosse le opportunità proposte dall’Ue per i giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale.
Le attività verteranno, oltre che sulle prospettive lavorative, su tematiche riguardanti l’uguaglianza, l’inclusione, la sostenibilità, la salute mentale, il benessere e l’occupazione di qualità.
È in corso lo sviluppo del programma da parte della Commissione, che verrà discusso in sede dal Parlamento e dal Consiglio, a cui si aggiungeranno le opinioni del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni.
Inoltre, in merito alla validità del piano, verrà lanciato un sondaggio al riguardo sul Portale per i giovani. Le iniziative organizzate non saranno solo rivolte ai giovani appartenenti all’Ue ma saranno indirizzate anche a coloro che si trovano al di fuori.
Ripartenza green, la parola ai giovani
In merito all’organizzazione delle attività per il 2022, l’anno dei giovani ricercherà sinergie e collaborazioni anche con altri programmi promossi dall’Unione Europea.
Tra questi, ci saranno maggiori opportunità con Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà per i quali sono stati investiti rispettivamente 28 miliardi e un miliardo di euro per il periodo attuale.
Verrà inoltre inaugurata, sempre nel 2022, una nuova iniziativa denominata Alma volta a promuovere la mobilità professionale transfrontaliera per i giovani più svantaggiati.
A riprendere questi punti e a fare sentire le proprie voci in merito a idee e soluzioni future e più green sono anche i cittadini, tra cui spicca in particolare modo la fascia più giovane della popolazione.
La Conferenza sul futuro dell’Europa – dibattito avviato su iniziativa dei cittadini europei – offre ai giovani la possibilità di avanzare suggerimenti, in linea con le problematiche odierne, su vari livelli tematici.
A partire da settembre 2021 fino a gennaio 2022, quattro panel, ognuno composto da 200 cittadini, in cui almeno un terzo avrà meno di 25 anni, elaboreranno proposte riguardo la futura direzione da imprimere all’Europa.
Le tematiche affrontate saranno quattro – una per ogni panel – e verteranno su cambiamento climatico e salute, economia e istruzione, democrazia europea, valori e diritti e infine i problemi connessi all’Unione Europea e alla migrazione.
800 cittadini si confronteranno e formuleranno una serie di raccomandazioni che verranno discusse in occasione della sessione plenaria della Conferenza.
Saranno selezionati, all’interno di ciascun panel, 20 cittadini che delibereranno assieme ai rappresentanti delle istituzioni e degli organi consultivi dell’Ue, dei parlamenti nazionali, delle parti sociali e della società civile.
In seguito le proposte verranno presentate al comitato esecutivo che redigerà una relazione che sarà poi valutata dal Parlamento europeo, dal Consiglio dell’Ue e dalla Commissione europea.
Posti di lavoro… green
In concomitanza con il 2022 e sempre in vista di dare più spazio ai giovani, è prevista l’attuazione di NextGenerationEu – fondo approvato nel luglio del 2020 dal Consiglio europeo per sostenere gli stati membri colpiti dalla pandemia – che ha l’obiettivo di creare posti di lavoro di qualità e opportunità di istruzione e formazione.
A presentare le proposte del programma è stata a Roma l’associazione italiana Giovani per l’Unesco che, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, ha richiamato all’attenzione il governo italiano in merito al Piano nazionale di ripresa e resilienza – Pnrr.
Salute alimentare, scuola, cultura e territorio urbano: questi gli argomenti emersi – presenti oltretutto anche nella Conferenza sul futuro – su cui sono state suggerite alcune proposte.
Per quanto riguarda la prima voce, a parlare dell’importanza della dieta è Alessia Montacchini – socia del gruppo Emilia Romagna – che invita i cittadini a scegliere alimenti locali e rispettosi dell’ambiente.
Tra le soluzioni vengono indicate educazione civica e alimentare nelle scuole, una buona comunicazione digitale che possa divulgare buone pratiche alimentari, una corretta alimentazione nelle mense scolastiche e la creazione di borse di studio per neo-diplomati che possano portare i giovani nelle piccole aziende agricole.
Federica La Volla – docente e socia Aigu Campania – ci racconta invece delle iniziative considerate per una scuola per tutti.
L’introduzione di una borsa universale per l’accesso alla formazione del valore di ventimila euro per i neo-maggiorenni, educazione alla cittadinanza globale, un laboratorio di teoria e pratica di filosofia e problem solving, la formazione dei docenti a una scuola permanente e, infine, il reclutamento dei docenti attraverso una pianificazione regolare dei concorsi ogni due anni.
Anche la cultura non ha vissuto negli ultimi due anni momenti troppo floridi: ristabilirne il valore non sarebbe cosa da poco.
A proporre qualche soluzione in merito è Carlo Emilio Tortarolo – socio Aigu Veneto – secondo il quale preservare il patrimonio cultura benessere è fondamentale per poter auspicare a una ripartenza.
Sarebbe importante concepire la cultura non solo un hobby ma anche una professione, digitalizzare il patrimonio culturale in modo che possa divenire fruibile a tutti e continuare un processo di acculturamento non solo per i giovani ma per tutti.
Infine, rimane la questione città urbane: a prendere la parola e a invitare i cittadini a un radicale cambiamento quotidiano è Susanna Clemente – socia Aigu Lazio.
Tra le soluzioni emergono la creazione di un database condiviso tra le città contemporanee, restituire vitalità ad alcuni luoghi artistici, una formazione per i giovani che li faccia diventare i protagonisti attivi del processo di trasformazione del proprio territorio.
L’articolo Per una ripartenza Green, il 2022 sarà l’anno dedicato ai giovani è stato pubblicato su Magazine Green Planner.