Il notebook Acer Aspire Evo porta la sostenibilità sui desk di lavoro, utilizzando plastiche riciclate e imballaggi riciclabili, con particolare attenzione alla riparabilità e alla sostituibilità delle sue parti. Da qui il claim Make Your Green Mark With a Green Pc
Il rapporto tra l’hi-tech e gli italiani è buono: lo conferma una recente indagine contotta dal Censis che ha rilevato come – per il 70,4% degli intevistati – la digitalizzazione abbia migliorato la qualità della vita, semplificando le attività quotidiane.
Dopo quasi due anni di smart working, l’indagine ci scopre migliorati nell’uso di più dispositivi contemporanemente e abituati a collegarci ovunque ci sia connettività, senza problemi di sorta.
Insomma, come testimonia la ricerca La digital life degli italiani il nostro Paese è cresciuto digitalmente, superando un gap che ci vedeva sempre in fondo alle varie classifiche di adozione della tecnologia.
In più, insieme alla confidenza con la tecnologia, sembra crescere sempre di più l’attenzione alla sostenibilità dei prodotti hi-tech. Soprattutto nelle generazioni più giovani.
Infatti, secondo un sondaggio condotto da Refurbed – azienda specializzata nel ricondizionamento di prodotti informativi e tecnologici – il 63% dei Millennial rispondenti ha dichiarato di conoscere i problemi attuali del Pianeta e di orientare, quindi, le scelte di acquisto verso la sostenibilità, quando possibile.
Inoltre, il 65% dei Millennial intervistati ha detto di orientarsi sempre, a parità di prezzo, sulla scelta del prodotto più sostenibile. Insomma, green è meglio, se il prodotto c’è.
Acer Aspire Evo, la sostenibilità a portata di mano
Il vantaggio di realizzare prodotti sostenibili non è solo quello di attrarre un’audience sempre più interessata al green; è anche una necessità, vista l’enorme massa di rifiuti tecnologici che vengono generati ogni anno.
Si tratta del fenomeno dell’e-waste che, secondo dati delle Nazioni Unite, ha prodotto nel 2019 circa 53,6 milioni di rifiuti elettronici, 7 chili a testa, con un tasso di riciclo poco superiore al 15%. Rifiuti che finiscono nelle discariche abusive in Africa e Asia dove si genera un mercato del lavoro borderline per l’estrazione delle parti nobili, che vengono rivendute.
Niente di questo riguarda il prodotto che abbiamo avuto tra le mani per una prova molto sensoriale e visiva, piuttosto che meramente tecnologica. Del prodotto Acer Aspire Evo ci interessavano di più le caratteristiche legate alla sua sostenibilità che quelle legate alle prestazioni.
Che peraltro ci sono, visto che il notebook è equipaggiato con processori Intel Core di 11esima generazione e utilizzano una scheda grafica Intel Iris Xe. Anche lo schermo Ips Fhd da 15,6″, le tecnologie Acer TrueHarmony e Acer PurifiedVoice con riduzione del rumore basata sull’intelligenza artificiale, permettono di fruire di una riproduzione audio e video ottima.
La parte più interessante del prodotto però riguarda proprio la sua fattura: il notebook è stato infatti realizzato con plastiche Pcr (Post-Consumer Recycled) ricavate dalle resine riciclate.
I materiali usati per il rivestimento inferiore e superiore, per la cornice dello schermo e per il piano di lavoro contengono Pcr fino al 30%, con una riduzione di circa il 21% delle emissioni di CO2 (calcolate in base ai rapporti sugli eco-profili di PlasticEurope); anche i tasti sono realizzati con questi materiali fino al 50%.
Ma l’attenzione all’ambiente del produttore non finisce qui: anche le viti utilizzate per assemblare il prodotto sono standardizzate per facilitare le operazioni di riparazione, sostituzione e smaltimento. La scocca è realizzata senza l’uso di vernice, per ridurre l’impatto negativo dei Cov (Composti Organici Volatili).
Acer ha lavorato anche al risparmio energetico e attraverso il software VeroSense ha ottenuto una gestione intelligente della batteria, che disattiva le funzioni critiche quando serve e riduce le prestazioni del sistema per allungare la durata della batteria.
Ma anche la confezione che contiene il notebook è stata progettata con la sostenibilità in testa: l’mballaggio è riciclabile al 100% e utilizza carta riciclata fino all’85%, per l’imballaggio del notebook e della tastiera è stata utilizzata plastica riciclata al 100% e le custodie del caricabatteria sono in carta.
L’imballaggio, se si vuole, può anche essere trasfomato facilmente in un mini-stand pratico e funzionale su cui posizionare il notebook per lavorare. Sostenibilità e riciclabilità: non a casa il richiamo a queste caratteristiche è stato anche inserito nel layout della tastiera, che contiene una E e una R rovesciate.
L’articolo Un notebook green, in plastica riciclata, che strizza l’occhio alla sostenibilità è stato pubblicato su Magazine Green Planner.